In arresto L. B., sessant’anni, da poco tempo tornato a vivere stabilmente in paese, artista di strada e sassofonista. I due abitavano nella stessa palazzina, uno al pian terreno e uno al secondo piano. Ieri qualche minuto prima delle 9, quando si sono nuovamente incrociati, è scoppiato l’ennesimo litigio.

Questa volta - secondo una primissima ricostruzione dell’accaduto - ad avviare la discussione sia stato il posizionamento di un sacco di pellet.

Secondo quanto è stato possibile apprendere, a causare la morte dell’assessore sarebbe stati svariati colpi di falcetto: uno che gli avrebbe reciso la gola e altri particolarmente violenti al petto, segno che l’assassino sembra aver agito con impeto prolungato.